
Sono stato a Roma inondato di luce
Giovedì 22 maggio alle ore 18:30, Casa Russa a Roma riunirà studiosi e appassionati dell’opera di Iosif Brodskij in un salotto letterario-musicale, in occasione del compleanno di uno dei poeti più brillanti del XX secolo. L’evento si intitolerà “Sono stato a Roma inondato di luce” e si terrà in occasione della ricorrenza del 85° anno del poeta che sarebbe stato il 24 maggio.
In programma della serata: un videomessaggio dalla Casa-museo “Una stanza e mezzo” di San Pietroburgo, l’intervento della traduttrice e docente dell’Università degli studi di Firenze Irina Dvizova, “Elegie romane” e altre opere del periodo romano interpretate dall’attore Pavel Zelinskij, dal regista Marco Belocchi e molto altro. Le romanze preferite del poeta saranno eseguite dal soprano Maria Smirnova e dal pianista Pietro Delle Chiaie.
Iosif Brodskij è stato un poeta, drammaturgo, traduttore, insegnante, vincitore del premio Nobel. È nato nel 1940 a Leningrado in una famiglia di un fotografo militare. L’opera e la visione del mondo del poeta furono fortemente influenzate da Anna Achmatova, Anatoly Naiman, Vladimir Uflyand, Bulat Okudzhava e Sergei Dovlatov. Un ruolo speciale nella poesia di Brodskij ha avuto la lingua russa. Come disse la poetessa sovietica Bella Achmadulina: “Egli può, per così dire, produrre la lingua russa dentro di sé e ci riesce perfettamente… Diventa lui stesso una forza fertile. Come se fosse lui stesso un giardino e un giardiniere”.
Brodskij amava l’Italia; veniva a Roma e Venezia ogni anno per oltre 20 anni. Venezia ricordava a Brodskij la sua città natale, San Pietroburgo. Ha dedicato sia a Roma che a Venezia molte poesie. Iosif Brodskij ha lasciato un immenso patrimonio che continua ad ispirare nuove generazioni di lettori e pensatori.