In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne la Sapienza ha aderito alla campagna #NoExcuse, l’hashtag di riferimento scelto da UN Women, entità delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne. Numerosi gli appuntamenti ospitati dal 18 al 28 novembre all’interno di Facoltà, Dipartimenti, Biblioteche per sensibilizzare e coinvolgere la comunità universitaria nel contrasto alla violenza di genere.
Momento centrale delle iniziative che hanno interessato tutte le strutture della Sapienza, è stato l’incontro #NoExcuse: niente giustifica la violenza. Sapienza per la costruzione di una cultura del rispetto che si è tenuto oggi,26 novembre, nell’Aula magna del Rettorato, durante il quale la rettrice Antonella Polimeni ha annunciato il nuovo corso transdisciplinare di Sapienza, dal titolo “La cassetta degli attrezzi contro la violenza di genere”, che entrerà a far parte dell’offerta formativa dell’Ateneo a partire dal secondo semestre di questo anno accademico.
L’incontro in Aula magna è proseguito con due tavole rotonde moderate dalla delegata alla Politiche per le pari opportunità, Anna Maria Giannini a cui hanno preso parte: Loredana Segreto, direttrice generale; Maria Cristina Pisani, presidente Consiglio nazionale giovani; Gemma Gentile, studentessa Gender studies, culture e politiche per i media e la comunicazione; Fabio Lucidi, prorettore per la Terza e Quarta missione (valorizzazione delle conoscenze) e rapporti con la comunità studentesca, Valerio De Gioia, consulente Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, Fabrizia Giuliani, coordinatrice del Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale contro la violenza sulle donne, Flaminia Saccà, presidente Osservatorio STEP. Ricerca e informazione; Eleonora Tolu, psicologa responsabile Centro antiviolenza
A chiusura, il concerto Paura non abbiamo. Quando la musica popolare racconta le lotte delle donne, del coro EtnoMuSa della Sapienza che si è esibito in alcuni canti della tradizione orale fra ‘800 e ‘900, espressione delle lotte femminili.
Le musiche sono state accompagnate da alcune letture scritte per l’occasione e affidate alle voci di Francesca Tangari e Francesca Pimpinelli