Sanzioni finanziarie e futuro del sistema monetario internazionale
L’uso delle sanzioni in risposta all’invasione russa dell’Ucraina è stato accompagnato dal congelamento delle riserve della banca centrale russa e dal divieto di accesso alla rete SWIFT per alcune entità russe. I paesi europei e gli altri membri del G7 stanno ora valutando la possibilità di utilizzare anche i beni congelati della Russia o le entrate da essi generate per sostenere l’Ucraina.
Indipendentemente dalle giustificazioni morali e politiche avanzate da alcuni attori coinvolti, queste misure potrebbero influenzare il futuro del dollaro USA e dell’euro come valute di riserva. Esiste il rischio di frammentazione del sistema monetario internazionale? Se questo rischio si materializzasse, quali sarebbero le sue implicazioni? Esistono modi per mitigare eventuali conseguenze negative e prevedere una transizione ordinata verso un sistema multipolare?
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