Filippo e Filippino Lippi. Ingegno e stranezze nell’arte del Rinascimento
Il caso straordinario di un padre e di un figlio, entrambi pittori e illustratori di eccezionale talento, sarà protagonista dei Musei Capitolini nelle sale di Palazzo Cappello dal 15 maggio al 25 agosto 2024 grazie alla mostra “Filippo e Filippino Lippi. Ingegno e stranezze nell’arte del Rinascimento”, promosso da Roma Capitale, Soprintendenza Capitolina ai Beni Culturali e organizzato dall’Associazione MetaMorfosi, in collaborazione con Zètema Progetto Cultura
In mostra alcuni capolavori dell’arte su tavola di Filippo Lippi, dalla magnifica Madonna Trivulzio del Castello Sforzesco di Milano, manifesto della pittura di Lippi del quarto decennio del Quattrocento, alla Madonna con angeli e committente della Collezione Cini in Venezia che mostra come Lippi conia un linguaggio intimo per la devozione privata. Il doppio registro, ufficiale e privato, della produzione pittorica di Lippi è presentato in mostra anche attraverso l’accostamento di due piccole tavole provenienti dalla Galleria degli Uffizi, raramente esposte al pubblico, raffiguranti l’Annunciazione della Vergine e i Santi Antonio Abate e Giovanni Abate Battista con due grandi tavole raffiguranti i Santi Agostino e Ambrogio, Gregorio e Girolamo provenienti dalla Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Torino, che in origine costituivano i lati di un trittico la cui parte centrale è oggi conservata al Metropolitan Museum di New York.