Il Times Higher Education World University Rankings 2022 include più di 1.600 università in 99 Paesi e territori: si tratta della classifica universitaria più grande e diversificata realizzata fino ad oggi.
La classifica si basa su 13 indicatori di performance accuratamente calibrati che misurano le prestazioni di un’istituzione in quattro aree: insegnamento, ricerca, trasferimento di conoscenze e prospettive internazionali.
La classifica di quest’anno ha analizzato più di 108 milioni di citazioni in oltre 14,4 milioni di pubblicazioni di ricerca e ha incluso le risposte ai sondaggi di quasi 22.000 studiosi a livello globale. Complessivamente, sono stati raccolti oltre 430.000 punti dati da più di 2.100 istituzioni che hanno inviato dati.
Scelto in tutto il mondo da studenti, insegnanti, governi ed esperti del settore, la classifica di quest’anno rivela come la pandemia di Covid-19 abbia iniziato a modificare le prestazioni globali dell’istruzione superiore.
L’Università di Oxford è in cima alla classifica per il sesto anno consecutivo, mentre la Cina continentale ha per la prima volta due istituzioni tra le prime 20: l’Università di Pechino e l’Università di Tsinghua condividono il 16° posto.
L’Institut Polytechnique de Paris è la new entry più alta al 95° posto, in seguito alla fusione di cinque istituzioni.
Gli Stati Uniti sono il paese più rappresentato in assoluto con 183 istituzioni e anche il più rappresentato tra i primi 200 (57), sebbene la sua quota di università in questo gruppo d’élite sia in calo.
La Cina continentale ha ora il quinto numero più alto di istituzioni tra le prime 200 (dal settimo congiunto dello scorso anno), superando il Canada e alla pari con i Paesi Bassi.
Sei nuovi paesi figurano nella tabella rispetto allo scorso anno: Azerbaigian, Ecuador, Etiopia, Fiji, Palestina e Tanzania.
L’Università di Harvard è in cima al pilastro dell’insegnamento, mentre l’Università di Oxford è in cima al pilastro della ricerca e l’Università della Scienza e della Tecnologia di Macao è in cima al pilastro internazionale.
Complessivamente, sono classificate 1.662 università. Altre 452 università sono elencate con lo stato di “reporter”, il che significa che hanno fornito dati ma non hanno soddisfatto i nostri criteri di idoneità per ricevere un grado.
Sono 41 le università italiane inserite tra le 1000 migliori al mondo: rispetto all’anno passato, l’Italia vanta cinque new entry tra le prime mille posizioni. La Sapienza è la prima tra le università romane in classifica (197° posto).
La classifica è consultabile online da QUI.